Il rischio vibrazioni è presente in tutti i luoghi di lavoro e può rappresentare un fattore di pericolo rilevante per i lavoratori esposti.
Si presenta quando l’operatore utilizza utensili manuali vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti. Il rischio di vibrazioni può indurre ad un insieme di disturbi neurologici, circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori, definito Sindrome da Vibrazione Mano-Braccio. Se l’operatore svolge attività lavorative a bordo di mezzi di trasporto o di movimentazione, espongono il corpo a vibrazioni o impatti con il rischio di insorgenza di disturbi a lesioni a carico del rachide lombare definite Vibrazioni al corpo intero.
Come tutti gli altri rischi valutati nel DVR anche la valutazione del rischio vibrazioni è programmata ed effettuata con cadenza quadriennale. L’analisi dev’essere eseguita da personale qualificato nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione in possesso di specifiche conoscenze in materia.
La valutazione si ritiene obsoleta e quindi diviene obbligatorio l’aggiornamento ogni qualvolta si verifichino mutamenti che potrebbero alterare i risultati analizzati nelle precedente analisi.
In nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori di vibrazioni superiori alle soglie limite definite dalla normativa. Se, nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro, i valori limite di esposizione risultino superati, il datore di lavoro deve adottare misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto dei valori limite ammessi. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni superiori ai valori d’azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria che dev’essere effettuata periodicamente una volta all’anno o con periodicità diversa decisa dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi.
Maggiore è il rischio del rumore, maggiori dovranno essere le misure da adottare e più frequenti devono essere le future misurazioni. Tra le misurazioni più significative si segnalano i controlli sanitari da parte del medico competente, fornitura DPI e l’adozione di misure per ridurre l’esposizione con tecniche di isolamento delle fonti sonore.